
Roma, 30 nov. (Adnkronos) - "Quello che serve all’Italia, ma che ancora non si vede in Manovra, è una strategia di sviluppo che faccia leva sul riscatto delle realtà più deboli e sulle grandi potenzialità industriali e dei servizi inespresse delle aree sottoutilizzate". Così in una nota il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra."Occorre garantire - spiega - qualità e quantità degli investimenti al Sud, con progetti capaci di stimolare capitale privato, occupazione di qualità, produttività e integrazione sociale. Va dato un forte impulso alla convergenza partendo dal protagonismo degli asset pubblici nazionali come Enel, Ferrovie, Anas, Cassa depositi e prestiti. Bisogna rispondere con autorevolezza alle tante vertenze meridionali e nazionali che se non gestite adeguatamente rischiano di portare alla desertificazione intere aree, con effetti devastanti su tutto il Paese". Al Governo, rileva il sindacalista, "chiediamo una svolta: troppo deboli, fin qui, le risorse e gli strumenti messi in campo. Va pensata una nuova governance pubblica dello sviluppo nazionale che, senza derive dirigistiche, assicuri l’indirizzo alla politica industriale e di coesione attraverso un metodo realmente partecipato e concertato dalle parti sociali".
Leggi anche