
Eugene, 19 ago. - (Adnkronos) - È la pista dei sogni. Lo stadio dei Mondiali del prossimo anno. Fascino e leggenda si respirano in ogni centimetro di Hayward Field, in ogni istante del Prefontaine Classic di Eugene, classicissima dell’atletica mondiale, in Oregon, Stati Uniti. Un viaggio lunghissimo, nove ore di fuso orario, ma un’esperienza utile, preziosa, per gli azzurri Andrea Dallavalle, Gaia Sabbatini, Federica Del Buono e Alessia Trost, per confrontarsi ancora con il top mondiale e per proseguire al meglio la stagione delle Olimpiadi di Tokyo. È faraonica la tappa numero otto della Wanda Diamond League, una autentica reunion di ori olimpici: sabato sera in diretta su Sky Sport Arena (dalle 22 fino a mezzanotte), quando a Eugene sarà l’ora di pranzo. Come la gran parte delle gare in programma, anche il salto triplo al maschile è una riedizione della finale olimpica in Giappone. Una finale nella quale c’era anche Andrea Dallavalle (Fiamme Gialle), pur senza la misura e il piazzamento che avrebbe desiderato (nono con 16,85): ecco il momento giusto per riscattarsi e per tornare oltre i diciassette metri, al cospetto del campione olimpico Pedro Pablo Pichardo (Portogallo) e del bronzo, nonché primatista mondiale indoor, Fabrice Hugues Zango (Burkina Faso). Con loro e con il campione europeo under 23, capace di 17,35 ai Tricolori di categoria a Grosseto in giugno, gareggiano anche gli statunitensi Will Claye, Donald Scott, Chris Benard e Chris Carter e il tedesco Max Hess. Già note, da giorni, le formidabili rivali di Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) nei 1500: l’azzurra oro europeo U23, che ha mancato di poco la finale di Tokyo correndo il miglior tempo italiano dal 1984 (4:02.25), troverà la campionessa olimpica Faith Kipyegon (Kenya), l’argento Laura Muir (Gran Bretagna) e tante altre atlete e con personali inferiori ai 4 minuti.
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